martedì 18 luglio 2017

E dopo 8 anni… back to marathon distance!

Colere (BG), 16 luglio 2017: Maratona della Valle di Scalve

Visto che, per la prima volta dal 2009, la carrozzeria regge di nuovo i 40 km di corsa settimanali, e quindi può farli anche in una volta sola… E un po’ perché quest’anno non è scoccato il colpo di fulmine triatletico verso un obiettivo… È il momento di tornare sulla distanza di maratona! Con tre uscite settimanali alle 5:30 di mattina la si può allenare. Destinazione Val di Scalve: vicino a casa, in ambiente di montagna e non competitiva, il contesto migliore da cui ripartire.  


Giornata magnifica, vista stupenda. Alla partenza ritrovo le stesse persone che incontravo quasi 30 anni fa alle mie prime non competitive: i podisti sono sempre uguali, tutt’al più un po’ rallentati! Percorso molto bello, impegnativo (un po’ per il saliscendi e un po’ perché semi deserto), quasi tutto su strada (anche se il sentiero nel bosco è la parte più bella), un po’ più lungo del previsto per aver sbagliato strada (cercavo l’ombra degli alberi e non ho visto le frecce sull’asfalto…). Per fortuna l’incontro con due triatleti (guarda caso) che tornavano sui loro passi dopo lo stesso errore di percorso, mi ha fatto riprendere la strada giusta e mi ha fatto piacevolmente trascorrere la seconda parte di gara fino al traguardo: due parole sono di grande aiuto quando il caldo e la fatica si fanno sentire. Quindi una stretta di mano e il rientro dalle rispettive family. Marito e bimbo tutto bene, in esplorazione sui sentieri “baby trekking” della Presolana.




Sensazioni post maratona: una tranquilla stanchezza. La fatica è tanta, come nel triathlon, però nella corsa non c’è quella componente di stress che vivo sempre nella multidisciplina. Ecco, forse è proprio questo stress che non ho voglia di affrontare: ne ho abbastanza dal quotidiano! Rispetto allo scorso anno la quotidianeità è più complicata: difficile pensare di cambiarla, magari è “solo” questione di farci l’abitudine. E adesso che si fa? Boh, riposiamo un po’ le zampe del Geco, e poi vediamo. Intanto una maratona è fatta ;-)