martedì 2 ottobre 2012

Voglia di normalità

La malattia compie un anno: era in questi giorni che comparivano i primi sintomi di quello che sarebbe diventato un lungo calvario. L’ultima visita di controllo in endocrinologia, la settimana scorsa, ha così concluso: “Sì, i valori ematici ora sono normali, ma ci vorrà almeno un annetto perchè i tessuti possano guarire!”. Come se fosse la cosa più ovvia. Ho sempre pensato che “un anno” fosse un periodo di tempo lungo nella vita di una persona. E che due anni lo fossero ancora di più. Ma a quanto pare i tempi di guarigione endocrina del tessuto muscolare sono molto lunghi, e “un anno” è l’unità di misura minima. Ho voglia di tornare alla normalità, di poter dire “esco a fare due passi”. E invece riesco a camminare solo per 10 minuti, poi... Per il resto i giorni passano in fretta: fuori casa 11 ore al giorno per lavoro, in quella stessa posizione seduta, prima in macchina e poi alla scrivania e poi ancora in macchina, che non aiuta certo i muscoli a guarire. Il periodo lavorativo è impegnativo e interessante. Nel fine settimana, dopo il faticoso recupero di tutte le faccende domestiche, resta ancora voglia di “evasione”: non potendo “evadere” con l’attività fisica, come una volta, non resta che reinventarsi e sperimentare. Ecco qualche cartolina da ”un’altra vita” del Geco.

 
Il Geco passeggero (su per i monti, si vedono bellissimi panorami come quando si va in bici, 
ma non si fa fatica, almeno per chi non guida :-)

Poldino fa il trattore, Poldino fa il trattore, e il Poldino Pio, Poldino Pio! E il Poldino Pio, Poldino Pio!

La colazione del Geco: yogurt fatto in casa (con latte crudo, meglio), pane fatto in casa, 
marmellata fatta in casa (di uva, la mia preferita).