lunedì 27 settembre 2010

Le imprese dei grandi e il ritorno alle origini

Intense le emozioni sportive di questo fine settimana. Si comincia il venerdì sera: un’occhiata alla classifica della Spartathlon prima di andare a letto, Ivan Cudin è primo dopo oltre 140 km, grandissimo… Nella notte un sogno premonitore mi sveglia bruscamente: sono da poco passate le 5, la sensazione è la certezza che è arrivato e cha ha vinto. Accendo il pc ed ecco la conferma: Ivan Cudin ha vinto la Spartathlon! Immenso Ivan! A lui gli onori tra gli dei dell’ultramaratona mondiale.


Altra bellissima notizia giunge domenica dal mondo triathlon: il triatleta bergamasco Matteo Annovazzi ha vinto l’Ironman dell’Isola d’Elba, conquistando per il secondo anno consecutivo il titolo di Campione Italiano Ironman. Grandissimo Matteo! E come dice il suo fan club: “Tutti pazzi per Annovazzi!”


Due mondi lontani e affascinanti. Tutta la mia stima e la mia ammirazione di fronte alle imprese dei grandi.


Per quel che riguarda me, fine settimana di ritorno alle origini. Particolare il sabato in piscina: complici forse le recenti emozioni nel risveglio di schemi mentali da tempo sopiti, la nuotata mi regala la sensazione dell’eterno presente, fino ad ora avvertita solo in corsa. Mi fermo per dare un occhio all’orologio: mentre il mio tempo si è fermato, cullato dai rumori ovattati dall’acqua, sono trascorsi 75’. È ora di uscire, con la piacevole consapevolezza che si può nuotare più a lungo.

Domenica in montagna con Morgana, la MTB. Partendo dalla casa nel bosco, voglio arrivare sulla montagna di fronte: scendo a valle, seguo il torrente e poi risalgo, fino alla cima (per chi conosce la bergamasca Val Cavallina: dai prati di Bianzano, 600 m slm, discesa verso Gaverina e Casazza, 349 m slm, quindi ciclabile del Cherio fino a Grone, 388 m slm, e da qui la salita ai Colli di San Fermo, traguardo il piazzale della Virgo Fidelis, 1200 m slm – e ritorno alla base sullo stesso percorso). Una gran fatica i primi tornanti in salita, che la bellezza del paesaggio lassù fa presto dimenticare. La discesa mi sembra più ripida del solito… vedo un cartello “attenzione pendenza 18%” e capisco perché facevo così fatica a salire! Il rientro a casa, gli amici a 4 zampe, il pranzo cotto sulla stufa… Sono proprio contenta! Ecco qualche cartolina! Saluti Blogtrotters, buona settimana!

6 commenti:

  1. fantastiche foto! complimenti all'atleta e alla fotografa!

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  2. certo che in quel contesto è un gran bel pedalare.... e che pappa buona!

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  3. Bé dai al 18% un pò di fatica ci può stare..e te ne accorgi solo dopo!?!?! ;)
    Avanti così Sarah..

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  4. @ Mario: piacere Mario, grazie!

    @ yogi: concordo in pieno, sia sul pedalare che sulla pappa! :-) Sono una golosa...

    @ insane: pensavo fosse il classico 10% e io fuori allenamento causa trasferta di lavoro... invece era proprio più dura! Fortuna che ero con la MTB, altrimenti non credo che sarei riuscita a salire! Però è stato bello! Bye by Sarah :-)

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  5. eh vabbè, allora non vale, gorgonzola e noci, superpanorami, animalozzi da spupazzare, una intera tenuta personale.... e che ti manca? ecco si, ti mancava solo un po' di corsa per fare il weekend triatletico!

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  6. @ Alvin: già, un po' di corsa, e poi magari, prima o poi... :-) Se poi un giorno passi dalle mia parti e vuoi fermarti con la tua famiglia ti aspetto volentieri, bye by Sarah

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