lunedì 10 novembre 2008
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Da mi mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum. Dein, cum milia multa fecerimus, conturbabimus illa, ne sciamus, aut ne quis malus invidere possit, cum tantum sciat esse
E le terre del giglio che terre sono ?
RispondiEliminaPeccato non aver potuto correre lì, ricordo che era molto bella ed in più è una delle tapasciate di società (quest'anno abbiamo preso il premio come terzo gruppo).
RispondiEliminaTartaruga oggi (mica tanto però) e lepre a Firenze.....
RispondiElimina@ gian carlo: mi dicono che la terra del giglio sarà invasa da razzi chiamati blogtrotters... :-) Alle tartarughe il compito di mostrare il distintivo alle retrovie!
RispondiEliminaciao, complimenti per la passione che trapela dai tuoi post.
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