venerdì 4 marzo 2011
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Da mi mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum. Dein, cum milia multa fecerimus, conturbabimus illa, ne sciamus, aut ne quis malus invidere possit, cum tantum sciat esse
tutto molto interessante, davvero, ma mi chiedo: correre non dovrebbe essere un gesto estremamente naturale come camminare? per noi master, almeno....
RispondiEliminaper ora ne ho letto un pezzo.
RispondiEliminaMa la domanda che mi pongo è come faccio da solo a cambiare una dinamica radicata da una vita?
E siamo sicuri che sia la cosa giusta? come si legge, solo nella corsa ci si focalizza per lo più sull'allenamento, ma è così anche per i campioni?
assolutamente illuminante! (per un attimo mi son sentito lo Yogi..) Da domani inizio ad allenare lo stile... Grazie Sarah.
RispondiEliminasai come la penso... non mi ripeto se no ti offendi di nuovo.
RispondiEliminaluciano er califfo.
@ tutti: sicuramente molti fattori hanno contribuito a "snaturare" la corsa negli ultimi anni, per cui personalmente miro al ritorno nel suo gesto naturale. Non ho invece un giudizio personale sulla tecnica presentata nell'articolo, perchè non ne ho esperienza diretta: ora come ora ho altre questioni da risolvere per poter ricominciare a correre. Degna di attenzione la testimonianza dell'amico runner Angelo, che ha imparato e applicato questa tecnica a 55 anni, portando il suo tempo sui 42 km da 3h15 a 3h08 e risolvendo i suoi fastidi ai polpacci. Senza dubbio la sua meccanica di corsa era già molto buona, anche prima della nuova tecnica. Buone corse a tutti by Sarah
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