lunedì 8 dicembre 2008

Il Richiamo della Salita

Palazzago (BG), 7 Dicembre 2008

La scelta tra una tapasciata in pianura ed una in montagna: vince il richiamo della salita, 20k di saliscendi tra frazioni sperdute e sentieri nei boschi. E' ancora buio, e il popolo dei podisti è già sul percorso, mentre aspetto che si spengano i lampioni. Il primo tratto su prati brinati e sentieri di ghiaccio, unica preoccupazione è non scivolare. E poi di nuovo lei, la salita, ritrovato piacere alle gambe. Ormai in quota, ecco laggiù comparire il Sole e colorare di arancione il mare di nebbia che copre la pianura addormentata. Quassù l'aria è limpida, e oltre la nebbia si vedono gli Appennini, spettacolo concesso alle Orobie in rari momenti dell'anno. E il cuore ricomincia a battere, sognando già le mete dell'anno che verrà. Il Sole, richiamato dalla sua salita, mi dà un bacio e poi mi supera, così può andare a sciogliere il ghiaccio e assicurare la planata dei runners lungo la discesa. 


11 commenti:

  1. Certo che il richiamo della montagna è sempre forte, soprattutto quando si è appassionati. In questo periodo poi ha qualcosa di magico!

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  2. In genere è un piacere riservato agli alpinisti che si sa, partono presto e salgono in alto...
    Gran corsa mistica. Sicuramente di buon auspicio per il 2009...

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  3. Ottima scelta la salita: dall'alto si è poi quasi sempre ripagati da panorami incantevoli.

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  4. Non ho capito, una settimana dopo la maratona ti sei fatta 20K di sali_scendi? Che forza!!

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  5. Infatti, come dice Lucky, capisco la gioventù, anche se "ahimè" la ricordo poco, ma 20km di sali scendi a solo 7 giorni dalla maratona per il soffio di un bacio mi sembran troppi

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  6. la montagna e' un richiamo irresistibile....

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  7. Brava, anche questa emozione l'hai fatta arrivare. ciao

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  9. perdonami sarah mi era sfuggita la tua risposta.. hai visto quanti commentano da me!!
    ma si se vuoi prova pure, io di cognome faccio Grandi. Non penso nessuno si ricordi di me, un bambino di 9 anni.. io però mi ricordo lì a Presezzo, abitavamo nella via principale, una rimembranza indelebile di natura podistica: il mio vicino di casa, Romano Esposito, lui si che era un indomito runner. Lo vedevo uscire tutte le mattine per far un'enormità ai miei occhi di bambino: 10 km. Più che il mio nome forse i tuoi amici conoscono Romano. Non penso fosse affiliato a nessuna squadra, o se si sia affiliato in seguito alla mia partenza non so. Per me il running era un mondo sconosciuto! Tu prova a vedere..è curioso e mi farebbe piacere lo conoscessero per portargli il mio saluto. La moglie di Romano era la mia tata e si chiama Giuseppina, quindi di me si ricordano benissimo, ma mai immaginerebbero che sia diventato un runner di quelli seri..

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  10. i sali e scendi sono un ottimo allenamento pre maratona,bel blog,curato ,complimenti.bressdicorsa

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  11. la soddisfazione della vetta, la chiamo io.Ripaga della fatica ed è un allenamento eccezionale per gli stradisti da pianura!

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