Di nuovo la corsa, di nuovo la Squadra, alla Placentia Half Marathon. Le sensazioni aspettando lo sparo: non ho voglia di affrontare una corsa competitiva, non ho voglia di sentire i bisonti scalpitanti intorno. Mi concentro alla ricerca di uno spazio mio, e le voci dei bisonti pian piano calano fino a scomparire, e dal silenzio si leva un'altra voce, quella di Padre Dante nei suoi primi passi in Purgatorio, versi che più volte ho riletto negli ultimi giorni, autoincitamento per risollevare il morale:
Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele; e canterò di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno. Ma qui la morta poesì resurga, o sante Muse, poi che vostro sono; e qui Caliopè alquanto surga ..... |
Parole che mi accompagnano nei primi passi della corsa, poi cala il silenzio, non ci sono più pensieri, rimango sospesa in un'atmosfera ovattata senza tempo. Oggi non c'è nemmeno l'orologio. L'aria un po' umida si lascia respirare bene, e la foschia grigia sembra una copertina che protegge la città addormentata. Il risveglio dall'ovatta tra le campagne piacentine, in un'atmosfera familiare che ricorda le tapasciate nelle pianure della bassa bergamasca. Quindi l'arrivo in città, con il tabellone che segna esattamente lo stesso tempo di Verona, tre settimane fa. Rimango piacevolmente sorpresa, non me l'aspettavo, dopo la lunga pausa. Curiosamente mi sento meno stanca che a Verona, forse perchè questa volta non ho portato il peso della testa, perchè era vuota. Ma il piacere più grande è la ritrovata compagnia degli Amici della Squadra. In un clima di ospitalità emiliana, con le nonne generose di pasta e i nonni orgogliosi del Gutturnio, le risate insieme, le nuove mete da raggiungere, le torte per il compleanno. E dividere con gli Amici della Squadra il secondo giro di Gutturnio dei Colli Piacentini. Grazie, Amici! Buona settimana a tutti voi!
Tornare a respirare l'aria giusta questo era importante :-)
RispondiEliminaallora adesso ti aspetta il paradiso... ha fatto effetto la mia macumba? luciano er califfo.
RispondiEliminaFinalmente anche te sei dinuovo tornata a correre con i tuoi amici. ora non dobbiamo ammalarci più !
RispondiEliminaDopo giorni bui, passati lontano dal nostro ritaglio di serenità giornaliera, tornare alle gare rappresenta un lento ritorno alla normalità. L'hai interpretata al meglio, privilegiando le tue sensazioni, uniche.
RispondiEliminaUn altro geco che legge Dante...troppe cose ci accomunano (a parte i tempi in gara!)!
RispondiEliminaBravissima e bentornata!
Son contento che stai di nuovo bene!!
RispondiEliminabentornata!!!
RispondiElimina"E così dalla calca si difende;
Tal era io in quella turba spessa
volgendo a loro e qua e là la faccia,
e promettendo mi sciogliea da essa"
sempre Purgatorio
@ Gian Carlo: yes, l'aria giusta della corsa!
RispondiElimina@ Luciano er Califfo: e come si faceva senza la macumba der Califfo! Grazie Califfo!!! ;-)
@ Francarun: grazie Franca, eh già ora basta, con le missioni che ci aspettano, dobbiamo essere in forma!
@ Filippo Lo Piccolo: hai detto bene, il proprio ritaglio di serenità, come si fa a stare senza?
@ Fatdaddy: grazie Fatdaddy! E' che si ha bisogno di quel quid che nella "tecnica quotidiana", per quanto bella, non si trova
RispondiElimina@ Ribichesu Davide: grazie Davide, adesso è ora di ripartire!
@ Margantonio: anche quest'altra pennellata dantesca (da top runner ;-) rendo molto bene l'idea!
hai fatto una gara veramente bella..in sospensione temporale hai fatto lo stesso crono da pb dell'altra volta.. tu picco geco tra un pò metti le ali...
RispondiElimina@ Mathias: grazie Mathias, è stata una corsa strana ma bella. Ma no, il geco non vola, zampetta sui muri, poco più o poco meno ;-)
RispondiEliminaFelice che vi siate trovati bene dalle mie parti.
RispondiEliminaAl prossimo anno..