Sono tornata dal mio amico. Era da tempo che non andavo a trovarlo, e ne avevo nostalgia. Una quindicina di chilometri prima di raggiungerlo, cercandolo con lo sguardo tra le fronde; poi il suo profumo umido, inconfondibile e profondo. Appena fuori dal bosco, eccolo, mi aspettava lì, come sempre, così grande e così tranquillo. Quanto è bello. E tutte le volte che lo incontro, riesce sempre a trasmettermi la sua pace, allontanando i pensieri e aprendo una dimensione senza tempo, dove la corsa scivola leggera come l'acqua. Quanti bei ricordi, come quella volta che mi ha accompagnato per i suoi 50 chilometri, da Lecco a Cassano, sempre tenendomi per mano. Questa volta mi sono fermata a 32, ma tornerò a trovarti più spesso, amico Adda. | | |
Anche io corro spesso lungo il fiume, quanta pace !
RispondiEliminasempre eterea ma di grande impatto, sarah..... :)
RispondiEliminaPure per noi a Roma correre lungo il fiume è un cult irrinunciabile.
RispondiEliminaDAL 1989 AL 1993 FREQUENTAI ASSIDUAMENTE TREZZO SULL ADDA OVE ABITAVA UNA RAGAZZA DI CUI FUI INNAMORATO...W TREZZO
RispondiEliminaA me manca un po' il fiume Ticino, sono andato in bici e corso lungo le rive dei Navigli e poi di quel fiume... Non c'è paragone con altri posti dove mi alleno di solito! ;)
RispondiEliminaIl torrente che attraversa il Parco dove mi alleno ormai è una presenza (quando non è secco) scontata. Quando invece esco dal Parco e ne seguo il corso a ritroso (come questa mattina) diventa un compagno di viaggio gradevole. ciao
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