San Pellegrino Terme – Mezzoldo - Ponte dell’Acqua (BG), 3 luglio 2010
Altra pagina di diario dedicata alla mia nuova scoperta. Guardo la mia bici: “Piccola, domani ti porto in gita in montagna!”. E’ l’alba, la carico in macchina. Prima soddisfazione della giornata è riuscire a compiere questo gesto, per il quale devo ringraziare il nuoto: prima le mie braccia non ci sarebbero mai riuscite! Direzione verso le montagne, lasciando alle spalle l’afa e a lato le strade trafficate di turisti. Partiamo da San Pellegrino Terme (358 m slm), la cittadina che dà il nome all’acqua, e percorriamo la ciclabile della Val Brembana, ricavata sull’antica ferrovia di cui oggi rimangono graziose stazioni e suggestive gallerie di rocce illuminate. Sono da poco passate le 6, tutto intorno il fresco fruscio del fiume e il cinguettio degli uccelli. Ecco la valle aprirsi ai primi prati, lassù il richiamo delle montagne. La ciclabile finisce, la voglia di andare avanti continua sulla strada meno trafficata. Ecco la salita, bellissima come sempre. Prima lieve, poi via via più dura. Il pensiero felice è ancora presente. L’arrivo a Mezzoldo, 835 m slm. Intorno un deserto silenzioso, solo un anziano con il volto della montagna cammina vispo lungo la strada. Qui venivo a correre qualche anno fa una classica di Ferragosto. Il richiamo delle montagne fa proseguire la pedalata, piano piano. Ora la salita è ripida, sento la fatica e il piacere che l’accompagna. Sono fortunata a poter vivere questo. Avanti, piano piano. Mi sorpassano i primi ciclisti e mi salutano gentili. Li guardo: questi sono ciclisti seri, si vede dal fisico e dalle bici con cui si arrampicano. Uno indossa una maglia con scritto “Giro d’Italia”, la cosa non mi sorprende. Gli ultimi micidiali tornanti sotto il sole già alto e l’arrivo al Ponte dell’Acqua. Ecco l’albergo dove ho lavorato un’estate, quando andavo al liceo: prima servivo le colazioni, poi rimanevo al bancone del bar. Ed ecco il mio traguardo tra i prati: il Rifugio Madonna delle Nevi, 1350 m slm. Tutte intorno le sorridenti montagne illuminate dal sole. Un momento di ristoro, su una comoda panchina con un po’ di goloso cioccolato, e poi giù, il rientro alla base!
Un’altra gran bella uscita, 56 km, di cui contano però i primi 28, perché in discesa non ho fatto nulla, a parte gli ultimi 15 km pianeggianti sulla ciclabile, dove mi sono ancora divertita a sdraiarmi sulla bici, mettere il cambio duro e pedalare a tutta! :-)
Bellissima notizia: queste pedalate in salita mi stanno facendo un gran bene al fisico oltre che all’animo, risvegliando i quadricipiti e raddrizzando le ginocchia. Avanti così, piano piano. Ecco qualche cartolina per i Blogtrotters, ciao e alla prossima!