Piacenza, 1 Marzo 2009Di nuovo la corsa, di nuovo la Squadra, alla Placentia Half Marathon. Le sensazioni aspettando lo sparo: non ho voglia di affrontare una corsa competitiva, non ho voglia di sentire i bisonti scalpitanti intorno. Mi concentro alla ricerca di uno spazio mio, e le voci dei bisonti pian piano calano fino a scomparire, e dal silenzio si leva un'altra voce, quella di Padre Dante nei suoi primi passi in Purgatorio, versi che più volte ho riletto negli ultimi giorni, autoincitamento per risollevare il morale:
Per correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudele;
e canterò di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno.
Ma qui la morta poesì resurga, o sante Muse, poi che vostro sono; e qui Caliopè alquanto surga
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libertà va cercando, ch'è sì cara |
Parole che mi accompagnano nei primi passi della corsa, poi cala il silenzio, non ci sono più pensieri, rimango sospesa in un'atmosfera ovattata senza tempo. Oggi non c'è nemmeno l'orologio. L'aria un po' umida si lascia respirare bene, e la foschia grigia sembra una copertina che protegge la città addormentata. Il risveglio dall'ovatta tra le campagne piacentine, in un'atmosfera familiare che ricorda le tapasciate nelle pianure della bassa bergamasca. Quindi l'arrivo in città, con il tabellone che segna esattamente lo stesso tempo di Verona, tre settimane fa. Rimango piacevolmente sorpresa, non me l'aspettavo, dopo la lunga pausa. Curiosamente mi sento meno stanca che a Verona, forse perchè questa volta non ho portato il peso della testa, perchè era vuota. Ma il piacere più grande è la ritrovata compagnia degli Amici della Squadra. In un clima di ospitalità emiliana, con le nonne generose di pasta e i nonni orgogliosi del Gutturnio, le risate insieme, le nuove mete da raggiungere, le torte per il compleanno. E dividere con gli Amici della Squadra il secondo giro di Gutturnio dei Colli Piacentini. Grazie, Amici! Buona settimana a tutti voi!