venerdì 20 dicembre 2013

Il momento degli auguri


Anche quest'anno è arrivato il momento degli auguri...




        Auguri per un Sereno Natale e per un 2014 in salute, magari con qualche soddisfazione sportiva! ;-)        


Sarah
 

martedì 12 novembre 2013

The Gecko is back

E’ già novembre, e il Geco ritorna a zampettare sul soffitto del suo blog.

Tra le cose da raccontare, il bellissimo viaggio di nozze in Thailandia: due settimane, di cui la prima trascorsa per visitare l’intero Paese, partendo da Bangkok e risalendo fino al confine con la Birmania e il Laos, e la seconda per un po’ di riposo al sole dell’equatore, a Koh Samui. Mi è proprio piaciuta la Thailandia.

Rientrata al tran tran quotidiano, mi ha dato il benvenuto una deludente sorpresa. Pazienza, sempre più difficile provare stima, fiducia, si contano sulle dita di una mano. Ma andiamo avanti.

Da segnalare tra le cose belle, il rientro alle corse non competitive. Dopo (esattamente…) due anni, sono tornata ai percorsi delle marce non competitive della domenica. Finalmente riesco di nuovo a correre per due ore: a passo tranquillo, ma traguardo raggiunto. Sono davvero contenta di essermi riconquistata questa libertà. Brava carrozzeria, ce l’hai fatta. Mi viene quasi quasi da dire che “the Gecko is back!” :-)
 
Ciao Blogtrotters, vi saluto con una cartolina dalla Thailandia: “cane buddista”, rigorosamente theravada. Lui sì, che ha capito tutto della vita!
 
Cane buddista

giovedì 5 settembre 2013

Il Triathlon Sprint di Lavarone

Lavarone (TN), 1 settembre 2013

Rientro sul campo di gara dopo due anni di inattività, a causa della malattia. L’obiettivo è dimostrare che, nonostante quello che è successo, posso tornare a fare quello che facevo prima. Ci vuole un bel posto però, stimolante, che mi faccia assaporare il piacere di essere lì, indipendentemente dalla “gara”. Senza preparazione specifica alla triplice disciplina, ma fiduciosa che lo “spensierato vagabondare sui monti” in agosto sia stato un buon allenamento.

Lavarone, località tra i monti del Trentino, a 1100 m slm. Il posto mi piace molto, ci sono stata diverse volte per lo sci di fondo, in inverno, e per la prima volta lo vedo nella sua veste estiva. La vigilia, cena a Malga Millegrobbe, con vista sui prati dell’altopiano: succulente braciolette di cervo, di una bontà indescrivibile… non è rimasto un filo di carne attaccato all’osso. Notte di gran sonno nell’hotel affacciato sul lago, dove si nuoterà la prima frazione.

Pensavo ad una garetta tranquilla tra i monti, ed invece ecco qui il ritrovo delle atlete pro del triathlon e non solo… La mattina la gara del paratriathlon: non riesco ad immaginare come si possa nuotare o guidare una bici senza le braccia o senza una gamba, eppure… Grandi uomini, e meritevoli anche gli atleti pro che fanno da guida ai non vedenti. Quindi la partenza del triathlon sprint.

Prima frazione - 750 m nuoto. Indossata la muta, comincia la frazione nuoto nel laghetto montano. Ha un buon sapore sulle labbra, più delicato delle acque dei laghi a basse quote. Punto la prima boa, ma vedo che il gruppo prende un giro largo: tengo la mia traiettoria diritta, non mi serve fare metri in più, e preferisco non avere altri vicino. Seconda boa: ho freddo ai piedi, muoversi. Terza boa: prima che ci raggiungano gli uomini della batteria successiva, muoversi! Geco Loch Ness soddisfatto all’uscita dall’acqua.

Prima zona cambio - epica. Attenzione a non fare movimenti bruschi in zona cambio, prima che qualche lasso tendine vada fuori posto. Via la muta e il resto. Mettere calzini, scarpe, casco, occhiali, giacchino anti vento (siamo in quota, e in discesa fa freddo), guantini (arrivo a mala pena a prendere i freni della bici, ci manca solo di avere le mani fredde). Ah, già, mettere tutto nel sacco giallo e chiuderlo, se no non lo portano all’arrivo. Ah, sì, il pettorale, infilato, ops, è al contrario, ritoglierlo, rimetterlo. Ok, ci sono, si può partire! Con tutto il tempo che ci ho messo, avrei potuto nuotare ancora mezzo lago….

Seconda frazione - 20 km bici. Finalmente mi metto comoda. Un percorso bellissimo: nei boschi, nei prati, nei piccoli borghi. La giornata limpida regala panorami stupendi: i monti con lo sfondo azzurro del cielo, la vista sull’altopiano. Un percorso su e giù: un continuo alternarsi di salite e discese, senza un metro di pianura, non ci si può annoiare! Pedalare in montagna così è davvero bellissimo. Quasi mi dispiace scendere dalla bici…

Seconda zona cambio - ancora epica. Attenzione a non fare movimenti bruschi. Mettere la bici sul tubo, mannaggia quanto pesa, eppure è piccola, ahia il braccio, vabbè tanto a correre non serve. Ok, è su. Togliere tutto quello che non serve più. Togliere i plantari dalle scarpe bici e metterli nelle scarpe corsa. Ok, si può partire! 

Terza frazione - 5 km corsa. Ma dove vanno tutti così di fretta? Ah, sono quelli che stanno concludendo già il secondo giro. Io trotterello con il passo che mi viene. Mi sento comoda anche a corricchiare, bella sensazione. Nel mese di agosto ho corso solo un’oretta, una volta, i primi del mese: le sensazioni non erano buone e quindi non l’ho fatto più. A pensarci anche a luglio era stata la stessa cosa: una prova di un’oretta e basta, non era il caso. Oggi invece la sensazione è buona: si vede che lo “spensierato vagabondare sui monti” è servito come allenamento alle gambe. Anche questa frazione è tutto un saliscendi, senza un metro di pianura. Si gira soprattutto nelle strette vie del paese, tra le case di pietra. Quando sono al secondo giro incrocio altre donne: questo significa che non sono in ultima posizione, bene!

L’arrivo. Ultimi metri tra il pubblico, il saluto ai festosi compagni di squadra, e stracontenta taglio il traguardo. Obiettivo raggiunto. Quello che era da dimostrare, è stato dimostrato. Un grazie speciale a lui, senza il quale tutto ciò non sarebbe stato possibile.






martedì 27 agosto 2013

Spensierato vagabondare

Splendide vacanze, trascorse in spensierato vagabondare sui monti, con tutti i mezzi a disposizione. Da quanto tempo mi mancava…. almeno due anni, da prima della malattia. Bellissimo. E anche se il fisico non è più quello di una volta, l'istinto chiama a sempre più nuove avventure, da vivere insieme. Ecco qualche cartolina dal diario del Geco.

GECO TREKKER - Le Orobie bergamasche offrono sempre belle escursioni a portata di zampa. La più ganza in assoluto è stata l’itinerario naturalistico Antonio Curò: un bel percorso in quota, impegnativo, classificato come escursionismo esperto, che collega i rifugi Tagliaferri e Curò.

 

Ecco i dettagli del trek. Giorno 1: zaino in spalla e partenza da Bergamo in bus, da bravi vagabondi, per raggiungere il paese di Schilpario (1100 m slm); da qui il sentiero 413 che porta al rifugio Tagliaferri (2300 m slm). Ottima cena (fantastiche le costine cotte nel vino…) e notte di riposo. Giorno 2: zaino in spalla (caspita se pesa…) e via lungo il sentiero 321, l’itinerario naturalistico, che porta al rifugio Curò (1900 m slm) dopo aver superato il passo di Belviso (2500 m slm), attraversato l’alta valle del Gleno, superato il passo di Bondione (2600 m slm) e attraversato l’alta valle del Bondione. Quindi la lunga discesa sul sentiero 305 fino al paese di Valbondione (900 m slm) e da qui il bus per il rientro a casa, stanchi, vagabondi e contenti!


GECO BIKER - Sempre piacevoli le escursioni in MTB lungo i fiumi che percorrono la bergamasca… ma l’uscita più ganza in assoluto è stata la trasferta in terra veronese, per il “Gran Tour dell’Alta Lessinia”, un percorso di una quarantina di km in quota, tra 1000 e 1700 m slm, sulle strade bianche tra le malghe dei monti Lessini.



GECO RIDER - Beh, in realtà passeggero! Bei giri sulle strade delle montagne bergamasche, che offrono diversi passi con paesaggi da gustare. Ma l’uscita più ganza in assoluto è stata la gita nel cuore delle Alpi, tra la Svizzera, la Valtellina e la Val Camonica, con l’occasione di raggiungere amici a Bormio. Zaino in sella e via! Bellissima l’Engadina e davvero unico il passo Gavia. Mi piace questo modo dei riders di girare, e di godersi paesaggi e cucina!

 
Passo Maloja
Passo Bernina
Passo Gavia

Ecco i dettagli del giro. Giorno 1: partenza da Bergamo, quindi il lago di Lecco, la Val Chiavenna, l’ingresso in Svizzera, il passo Maloja, la valle Engadina e S. Moritz, il passo Bernina, la discesa verso Livigno, il passo Foscagno e l’arrivo a Bormio. Giorno 2: S. Caterina Valfurva, passo Gavia, discesa a Ponte di Legno, quindi la Val Camonica e la Val Cavallina, fino al rientro a Bergamo.


giovedì 11 luglio 2013

Il giorno più bello

6 luglio 2013
 
Tutta la felicità e la gioia che un solo giorno può regalare!






Le foto del matrimonio


giovedì 27 giugno 2013

Vacanze a Bodrum

Ecco qualche cartolina delle vacanze appena trascorse a Bodrum, località della Turchia affacciata sul Mar Egeo e conosciuta nell’antichità con il nome di Alicarnasso. Bellissimo il clima di queste terre nell’estate mediterranea: caldo inteso e secco, con la luce del Sole che abbaglia di giorno e quella della Luna che brilla sul mare di notte!


Cenetta sul pontile

Vista mare
La sera a guardare la Luna


Per l’occasione, visita all’antica città di Efeso, gioiello archeologico di grande maestosità, un tempo importante porto che univa il Mediterraneo Occidentale con l’Egitto e il Medio Oriente. L’imponente biblioteca, il teatro da 24 mila posti, e persino l’ultima dimora della Vergine Maria.

La biblioteca di Efeso
Rievocazione danzante
 
Il teatro di Efeso
 


La casa della Madonna
La storia cristiana
La parola al Corano


martedì 7 maggio 2013

Il restauro della “Rolls Royce di Brigitte Bardot”

Graziella degli anni ‘60, firmata Jacques Anquetil. Ma come farà una biciclettina così piccola a pesare così tanto? Sarà questo il suo segreto, che l’ha resa indistruttibile e utilizzabile dopo cinquant’anni? Pure gli adesivi, originali, hanno resistito fino ad oggi. Il campanello sul manubrio fa riflettere: sul coperchio metallico è incisa l’immagine della Madonna, con intorno la scritta “La Madonna del Ghisallo ti protegga”. Una sensibilità d’altri tempi, che farebbe bene riscoprire. Anche se fa sorridere immaginare il Ghisallo in Graziella... Mi accontenterei di piccoli spostamenti, che portino al risparmio della voce “gasolio”, sempre più critica per il bilancio mensile. E se una volta la chiamavano “La Rolls Royce di Brigitte Bardot”, dovrebbe funzionare allo scopo! Arrivederci Blogtrotters, il Graziellino vi manda un saluto scodinzolando con la sua piccola codina verde appena spuntata.

Il Graziellino
La Rolls Royce di Brigitte Bardot

giovedì 14 marzo 2013

Le gite sulla neve con il CAI

Sci di fondo a Vermiglio (TN), tra boschi e masi della Val di Sole:




Sci di fondo a Millegrobbe (TN), “Il grande nord è qui”:




Sci di fondo a S. Caterina Valfurva (SO), in tranquilla pineta:




Sci di fondo a Livigno (SO), nel sole delle Alpi:






Arrivederci alla prossima stagione!


martedì 8 gennaio 2013

La bella notizia

Pazienza se l’autonomia della camminata è di mezz’ora, se il gesto della corsa è tutt’ora impossibile e quello della pedalata ancora molto difficoltoso. Per i movimenti “avanti e indietro” c’è ancora da aspettare.

La bella notizia è che riesco a compiere il movimento dello sci di fondo, in tecnica skating. Come “premio” per il difficile anno trascorso, ho preso nuova attrezzatura, passando dalla “combi” a quella specifica per pattinato: nuovi sci Fischer, con scarponi Salomon carbon e attacchi pilot. Wow, come scivolano bene! E che bella sensazione di stabilità che dà l’attacco pilot!

La bella notizia è che la vacanza sulle nevi di Cogne è stata bellissima, e che in due ci si diverte di più che in solitaria.

Un saluto ai Blogtrotters, e auguri per il nuovo anno appena iniziato.
Vista su Cogne
La pista lungo il torrente
Du’ gust’ is megl’ che one