Le cose belle, è
bello condividerle. L’amore che provo per la mia attività sportiva, specchio di
vita e di crescita, io avrei voluto condividerlo. Ma se manifesto la gioia e la
realizzazione che mi dà, do fastidio. Anche se sono tra gli ultimi degli
amatori. Mi dispiace. Ma io seguo il mio Dō, come direbbero gli occhi a
mandorla. Se un giorno incontrerò sul mio cammino qualcuno che vorrà
condividere allo stesso modo, ossia di cuore, sarà un piacere. Altrimenti, va
bene lo stesso. Senza rancore, davvero.
Trasferta in
solitaria sulle Dolomiti, modalità UNSUPPORTED. Vado a riprendere la fiducia in
me, dopo i recenti acciacchi fisici e i segni che hanno lasciato. Nonostante
tutto, ne esco più forte. Vado a trovare YUKI, un suono giapponese che assume
significati diversi a seconda di come viene scritto: NEVE, DIREZIONE, CORAGGIO,
FELICITA’.
GRANFONDO
DOBBIACO-CORTINA, 2 febbraio 2025: 31 km sci di fondo, tecnica libera. I motori
sono accesi, tutti e due questa volta: la benzina per spingere da Dobbiaco fino
al Passo, il diesel per planare come un rapace su Cortina. La traversata delle
Tre Cime non prevede alcun rifornimento, si fa tutta d’un fiato. Conoscevo il
percorso al contrario, nella sua veste estiva, per aver corso un paio di volte
la Cortina-Dobbiaco Run. Ma la Granfondo Dobbiaco-Cortina, nella sua veste
invernale, è ancora più bella.
Io sono
un’atleta.