mercoledì 24 ottobre 2012
martedì 2 ottobre 2012
Voglia di normalità
La malattia compie un anno:
era in questi giorni che comparivano i primi sintomi di quello che sarebbe
diventato un lungo calvario. L’ultima visita di controllo in endocrinologia, la
settimana scorsa, ha così concluso: “Sì, i valori ematici ora sono normali, ma
ci vorrà almeno un annetto perchè i tessuti possano guarire!”. Come se fosse la
cosa più ovvia. Ho sempre pensato che “un anno” fosse un periodo di tempo lungo
nella vita di una persona. E che due anni lo fossero ancora di più. Ma a quanto
pare i tempi di guarigione endocrina del tessuto muscolare sono molto lunghi, e
“un anno” è l’unità di misura minima. Ho voglia di tornare alla normalità, di
poter dire “esco a fare due passi”. E invece riesco a camminare solo per 10
minuti, poi... Per il resto i giorni passano in fretta: fuori casa 11 ore al
giorno per lavoro, in quella stessa posizione seduta, prima in macchina e poi
alla scrivania e poi ancora in macchina, che non aiuta certo i muscoli a
guarire. Il periodo lavorativo è impegnativo e interessante. Nel fine
settimana, dopo il faticoso recupero di tutte le faccende domestiche, resta
ancora voglia di “evasione”: non potendo “evadere” con l’attività fisica, come
una volta, non resta che reinventarsi e sperimentare. Ecco qualche cartolina da
”un’altra vita” del Geco.
Il Geco passeggero (su per i monti, si vedono bellissimi panorami come quando si va in bici,
ma non si fa fatica, almeno per chi non guida :-)
Poldino fa il trattore,
Poldino fa il trattore, e il Poldino Pio, Poldino Pio! E il Poldino Pio,
Poldino Pio!
La colazione del Geco: yogurt
fatto in casa (con latte crudo, meglio), pane fatto in casa,
marmellata fatta
in casa (di uva, la mia preferita).
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