Non so nemmeno da dove cominciare. Qui si parlava di corsa, quindi partiamo dalla corsa. Sono ormai 6 mesi che non corro. Stando all’ultimo bollettino ci vorrà un anno perché la cosa si possa sistemare, se vorrà farlo. Ma la situazione peggiora anziché migliorare. Ho grosse difficoltà nella mobilità quotidiana. E’ un problema camminare, guidare, restare in piedi, restare seduta a lungo. Ho un’autonomia di un centinaio di metri al giorno. Non c’è una cosa che mi dia un attimo di tregua. Non ne posso più, mi distrugge. Se penso che una volta correvo, sto male. Ho un problema alle gambe, pare parta tutto dagli adduttori, loro sono in contrattura permanente, impazziti per i cavoli loro, o per squilibrio meccanico, o per squilibrio metabolico, o per un’infiammazione dove si inseriscono sul bacino. Fatto sta che mi stortano le gambe, mi fanno affacciare le rotule una di fronte all’altra, mi fanno schioccare dolorosamente le ginocchia, mi fanno male, mi danno forti dolori all’inguine, mi ostacolano il passo fino a bloccare l’avanzamento della gamba. Convivo con i dolori imbottita di antiinfiammatori e antidolorifici. Per il resto, in questi mesi le ho provate tutte (terapie fisiche, strumentali, farmacologiche). Inutilmente, la maledizione fa il suo corso senza volerne sapere nulla. Una volta vivevo d’amore per la corsa, ora la mia esistenza convive con i dolori, quello fisico e quello psichico. Difficile dire quale dei due faccia più male. A volte mi chiedo cosa ho fatto di male per meritarmi questo. A neanche 30 anni. E intanto fuori dalla finestra è finito l’inverno, è passata la primavera, è arrivata l’estate.
E poi c’è il lavoro, quello sì. Forse non ha più senso che esista questo blog. Oppure potrei raccontare di altro. Oppure potrei chiuderlo. Però prima devo fare ancora qualcosa, è la mia etica professionale che me lo impone. Per quanto riesca a capire, è mio obbligo continuare a ricercare. Per quanto possa aver capito cosa mi abbia causato questo danno fisico, è mio obbligo indagare e divulgare, affinchè ciò che è successo a me possa essere d’aiuto ad altri perché non accada anche a loro. E forse così la mia sofferenza sarà un po’ meno inutile.
Saluti Blogtrotters, divertitevi.
Sarah
Caspita Sarah mi spiace tantissimo, non sapevo e non so che dire! Tieni duro proverò a sentire alcuni miei amici medici per capire se ci sono esperienze dirette.
RispondiEliminaLucky
mamma mia Sarah che post..
RispondiEliminasarà durissima, ma tu non mollare! Tu sei forte e ne esci.
A sensazione tua, una cosa così può arrivarti dalla corsa?
I migliori auguri e facci sapere.
Orca loca, non c'è niente da aggiungere...... Un grandissimo e sincero in bocca al lupo
RispondiEliminaSarah forza, non disperare, l'unica cosa è cercare di pensare al grande rientro, son sicuro che non tarderà tanto, tanti auguri
RispondiEliminami spiace tantissimo........e dai continua a scrivere noi ti leggeremo in ogni caso e come dici tu divulgare per prevenire!
RispondiEliminaMi dispiace Sarah,non è quèllo che avrei voluto leggere.... non chiuderlo il blog,tienici aggiornati,cerca di pensare positivo anche quando sembra impossibile,non esiste che finisca così 'sta storia,si deve risolvere,così com'è arrivata se ne andrà.. In bocca al lupo!
RispondiEliminaUn abbraccio Sarah...
RispondiEliminami spiace sapere di questa tua sofferenza e vorrei che presto tu possa trovare una soluzione per alleviarla e ritrovare un po' di serenità. Un saluto, e cerca di non cadere preda della disperazione.
RispondiEliminaC'è un vecchio detto di non so dove che dice: "Se sorridi, puoi cambiare te stesso, gli altri e il futuro" sicuramente ORA quel sorriso è difficile da tirar fuori ma io, il tuo, nelle 2-3 volte che ci siam incrociati lo ricordo benissimo, era un sorriso fantastico, ho letto le prime 10 righe del blog senza battere ciglio e con la bocca aperta... e l'ho finito esclamando "ma porca pu@@@@a come può essere possibile una cosa simile?" sarò l'ennesima persona a spronarti a non mollare, non chiudere il blog, ti può aiutare, vedi se riesci a usarlo come valvola di sfogo, noi continueremo a leggerti nella speranza di farti sentire un po' più coccolata... passerà, vedrai, non temere!! UN ABBRACCIO! (Scusa per la lunghezza)
RispondiEliminaPiano saretta, il blog è anche un diario quotidiano non solo corsaiolo.
RispondiEliminaTu scrivi che tutti siamo felici di leggere qualisasi cosa su chiunque.
Come tutti i più bravi italiani medi, abbiamo il bisogno di vojerismo, xchè è sempre troppo difficile guardare la propria saccoccia e pi facile guardare quella degli altri. Per questo il Grande fatello fa sempre cosi tanti ascolti. Perciò dacci i fattacci tuoi per far si di non pensare ai nostri.
[...] sapevo delle nubi, ma addirittura il temporale.... spero possa venirne a capo, in qualunque modo ti aiuti a guardare avanti.... ti resto vicino....
RispondiEliminaBrutta faccenda, Sarah. Mi dispiace molto e ti faccio l'augurio di risolvere presto il problema e soprattutto bene.
RispondiEliminaNon ci accorgiamo quanto valga la nostra efficienza fisica finchè qualcosa non si rompe. Allora basta una minima cosa che non è a posto per bloccare tutto o, farci correre male. Per quella che è la mia esperienza, ti dico che tutto torna a posto, ci vuole solo tempo e pazienza. Vedo che ti sei "rassegnata" a pazientare e questo è un bene adesso che proprio non puoi correre. Curati bene, segui quello che dicono i dottori, ma poi quando passa la fase acuta, lascia stare antinfiammatori e schifezze varie e ritrova il tuo ottimismo. Il sorriso, invece, sarebbe una buona cosa trovarlo anche adesso: non provoca nessun effetto collaterale con gli antinfiammatori o la pazienza... ... :-)
In bocca al lupo.
Forza Sara, non può piovere per sempre! :)
RispondiEliminaCiao Sarah tutti abbiamo letto il tuo post apprensivo e ricolmo di pessime notizie , l'augurio nostro che il tuo contaggioso sorriso risplenda ancora una volta sul tuo volto e ti dia la carica di NON MOLLARE e di PROVARCI sempre senza alcuna remora. Sorridi anche se in questi momenti forse NON ne ai affatto voglia. Guarisci in fretta e torna a correre come sempre. Un ABBRACCIO. Mercuriodacorsa. PS Non chiudere il blog.
RispondiEliminaIo credo che sei stremata ...non finita ...devi crederlo anche tu
RispondiEliminaNon mollare !!
RispondiEliminaUn giorno rivedrai questo brutto periodo come un lontano ricordo da scordare...
CREDICI !!!!!!!!!
Un abbraccione
Ciao Sarah, rispetto la tua sofferenza e mi dispiace sempre tanto leggere che non stai bene, ma vedila così: leggo che qualcosa in più hai capito di questo brutto problema e ci stai lavorando su tanto, non stai mollando e questo è ottimo..devi continuare così e tenere duro...studiare, sentire esperti e lottare contro questo problema...il tuo blog può esserti molto d'aiuto e noi siamo fieri di leggere ciò che scrivi..io personalmente trovo sempre interessante il contenuto dei tuoi post e ti incoraggio a tenere in grande considerazione le tue ultime frasi di questo post! Un caro saluto
RispondiEliminaRibichesu Davide
Non mollare, devi venirne a capo di questa situazione allucinante...
RispondiEliminatornerai presto a star bene e conseguentemente a correre...
Volevo consigliarti di leggere la storia di Matteo Dall'Osso...
un ragazzo che ragionando con la propria testa, ha scoperto delle verita'....( l' ho conosciuto di persona !):
http://www.matteodallosso.org/
per me è una questione psicosomatica.
RispondiEliminaluciano er califfo.
Mola Mia!
RispondiEliminaMai!
Abbi fede che prima o poi tornerai!
Beh Sarah... hai visto mai che il Geko a furia di correre a testa in giù è in realtà la Tartaruga cantanta da Bruno Lauzi quando eravam piccini?!? :)
RispondiEliminala tartaruga
un tempo fu
un animale che correva a testa in giù
come un siluro filava via
che mi sembrava un treno sulla ferrovia
ma avvenne un incidente
un muro la fermò
si ruppe qualche dente
e allora rallentò
la tartaruga
dall'ora in poi
lascia che a correre pensiamo solo noi
perché quel giorno
poco più in là
andando piano lei trovò la felicità
un bosco di carote
un mare di gelato
che lei correndo troppo non aveva mai notato
e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa!
cara Sarah, sono pietro del gruppo dell'isola d'elba, resisti con la tua grande forza, non mollare la corsa fortunatamente ci insegna a resistere a tutto.
RispondiEliminaun grande saluto da una assolata sicilia. a presto
@ Lucky: grazie Lucky, di medici ne ho sentiti molti, validi, di diverse specialità, ora mi sembra di poter arrivare ad una sintesi del problema, delle cause. E poi ho da aspettare l'anno prossimo per riprovare a correre
RispondiElimina@ La Polisportiva: ciao Polisportiva, la mia sensazione è che ci sono molti fattori, il primo una meccanica di corsa scoretta, poi altri come stress che ci mettono la loro parte. Mi spiegherò meglio in un post successivo
@ Matte79: grazie, chi ama la corsa capisce
@ Miticojane: facciamo che comincio a pensare a cosa posso fare da qui al possibile rientro, dato che un anno è lungo...
@ Patty: tranquilla Patty, scriverò quello che ho studiato e rielaborato per capire il mio problema. Vedrete poi voi se vi potrà essere di utilità
RispondiElimina@ insane: a volte è molto difficile pescare un pensiero positivo, lo si cerca ma pare non abbocchi mai!
@ Franchino: thanks...
@ Paolo "Cibulo": è proprio il mio obiettivo di adesso
@ Alvin: grazie Alvin, mi fa molto piacere il tuo messaggio. Anche tu ne hai passate, mi ricordo del tuo esempio e proverò a pensare che la cosa può passare
RispondiElimina@ Frate_tack: penso che condividere esperienze su blog come i nostri lasci qualcosa di più di un Grande Fratello, anche se di GF non me intendo perchè non ho mai avuto la pazienza di seguirlo
@ yogi: grazie yogi
@ Mic: efficacia Mic, non efficienza. Ci si rassegna per forza quando non si può fare niente! Ottimismo, sorriso, faccio fatica, come credo farebbe chiunque di noi in una situazione simile
@ Tosto: sperem! (dialetto bergamasco, traduzione: "speriamo!")
RispondiElimina@ mercuriodacorsa: ci si prova Mercurio... thanks
@ Gian Carlo: sullo stremata sono d'accordo, non la reggo più! Devo trovare alternative che mi siamo fattibili su cui investire energie in modo positivo
@ Marco Bucci: speriamo. Tra quanto, qualche anno?
@ Ribichesu Davide: grazie Davide, sì la vedo così, andrò avanti a studiare e a scrivere, ciao
@ Massimo: grazie Massimo, molto toccante e interessante. Penso che sia utile sentire i pareri degli esperti e poi fare una sintesi con la propria testa, me ne sono fatta un'idea
@ luciano er califfo: ciao califfo, il trigger è biomeccanico, poi come tutte le malattie possono essere alleviate o peggiorate dalla condizione mentale, nel mio caso fino ad ora la psiche non mi ha certo aiutato ma ha peggiorato le cose. L'importante è prenderne atto, è il primo passo per trovare rimedio
RispondiElimina@ Bradipo: sperem! Ghe la fo piö!
@ Stefano: non sei il primo che mi riporta questi versi, che sono andata a cercare ancora su google perchè non conosco! Mah, ti confesso che non mi ci ritrovo molto con questa tartaruga... Sono un tipo che dentro di sè brulica sempre, non riesco a starmene tranquilla, devo avere sempre qualcosa che mi bolle in pentola, qualcosa da fare, qualcosa da studiare. Ora mi manca molto il movimento, il sentire la stanchezza fisica. Facciamo che prendo questa brutta storia per fare un passo avanti dalla mia ignoranza, per imparare conoscenze nuove, per imparare attività nuove. E poi se ci scappa anche un bel tartarugo mica dico di no! :-)
@ Pietro: ciao Pietro, sì si fa più fatica a essere costretti a non correre che a correre... "A presto" non credo, data la mia situazione, comunque un caro arrivederci e grazie per il messaggio!
Sarah, nn mollare. Non hai casi simili alle spalle cui fare riferimento, pertanto non devi certo pensare ad un esito per forza negativo. Sei giovane, e questo depone a tuo favore. A maggior ragione devi andare avanti con ottimismo, giorno per giorno: adesso sei in fase acuta, poi, a poco a poco, recupererai, con le terapie giuste: la medicina va avanti, progredisce, scopre cose nuove. E continua a scrivere: quando sarai guarita e rileggerai il tutto ti meraviglierai di quanto sei forte e combattiva. Magari ci sorriderai. Non mollare, sul serio, e sii ottimista. Evita antiinfiammatori e robe varie: or come ora trova alternative, come stai facendo con il nuoto, e poniti obiettivi a medio-lungo termine. Hai tanto da dare alla vita, sei intelligentissima e hai tanta gente, come puoi leggere, che ti vuole bene. Dai, coraggio, ti sono vicina.
RispondiEliminaDi solito la cura migliore per questi infortuni è il tempo.
RispondiEliminaE’ giusto sentire un medico bravo per controllare che non ci sia qualche lesione particolare. Ma, se questo viene escluso, non c’ è che aspettare con pazienza. Non fare esperimenti su te stessa. Un anno non è la fine del mondo, poi si riprende. E forse non tutto il male vien per nuocere.
Scrivi nel blog di questa tua nuova condizione e di quanto vieni a conoscere.
Il mio incoraggiamento, Franco
Le tue parole mancano.
RispondiEliminaCoraggio.
Anna, Franco, Brady, grazie anche a voi per le vostre parole di conforto
RispondiElimina