Buone Feste !
1 giorno fa
Da mi mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum. Dein, cum milia multa fecerimus, conturbabimus illa, ne sciamus, aut ne quis malus invidere possit, cum tantum sciat esse
sì, sì, ma io preferisco un buon libro di carta!
RispondiElimina@ Tosto: ti ho messo anche il pdf, così se ti interessa lo puoi scaricare, stampare, e sfogliare come un libro di carta :-)
RispondiEliminabye by Sarah
Sarah ho iniziato a vedere il tuo articolo..tu sei un genio! oltre che ho visto il tuo curriculum e tutto il resto..complimenti! adesso cmq riprendo in mano il pdf e lo leggerò molto attentamente! ciao e grazie per averlo condiviso con noi!
RispondiEliminaP.S. ho già notato la precisione di come è scritto e la professionalità con cui indichi i riferimenti.
Two thumbs up! Bell'articolo Sarah! Non credo d'essere in grado di coglierne ogni aspetto, ma sicuramente professionale e ben scritto. Complimenti davvero!
RispondiEliminaSte
Letto, riletto e stampato, complimenti e grazie Sarah, sia per averlo condiviso che per l'augurio in calce.
RispondiEliminaPer caso, cercando sulla Cortina Dobbiaco, sono entrato in questo blog.
RispondiEliminaChe coraggio, pensi all' inzio, a dare quel titolo al blog. Poi vai avanti e finisci per staccarti con fatica. Vedi che quel titolo non è presuntuoso.
In seguito ho letto l' articolo sull' euforia del corridore . Questo mi ha fatto capire che il blog non piace perché è scritto bene, perché in più c' è dentro una storia, una storia comune, ma raccontata in presa diretta e con originalità, e altre cose di questo tipo. No. E' perchè leggere il blog significa fare il pieno di endorfine e onde, perdere un po' di cortisolo, e altro di questo tipo
Ad ogni modo mi pare di capire dall' insieme che è passato il momento più brutto e hai preso le misure giuste. Non tutto il male vien per nuocere.
Quando le ginocchia e la schiena si saranni sistemati non avere fretta e non ripetere gli errori (mai più l' aulin per poter correre).
Hai letto questo libro ?
La Solitudine del Maratoneta di Alan Sillitoe
Ed. Minimum Fax
( The Loneliness of the Long-Distance Runner )
Cordialmente, Franco
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L’ applicazione del test VAMS fatta dagli autori del primo articolo non aggiunge niente a quanto già si riscontra effettivamente (l’ euforia dichiarata dal podista), né fornisce una qualche descrizione quantitativa (il VAMS rating ? – e le rette di regressione costruiteci sopra sembrano cose per fare una pagina in più).
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Tutte le strade portano a correre : ben detto.
Ma la possibile bidirezionalità tra attività elettrica e β-endorfine sembra un po’ l’ uovo e la gallina.
Azzardo, mancandomi la competenza, che le due cose siano aspetti collegati nel complesso funzionamento dell’ organismo.
Quante cose, quanti parametri si modificano durante questi processi ? come stabilire chi viene prima e chi dopo ?
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Alla fine dici, riferendoti alla meditazione : E’ forse questo un metodo che i Runners possono adottare per “star bene” anche in caso di infortunio?
Certamente è buono tutto quello che funziona.
Per esempio troviamo che molti alpinisti o rocciatori affermano di trarre vantaggio dalla meditazione, in qualcuna delle sue forme, per esercitare la concentrazione, la calma, la padronanza di sé ( tratti meditativi, se ho imparato dal tuo bell’ articolo).
Non lo metto in dubbio e fanno benissimo, ma ci sono anche un mucchio di altrettanto bravi alpinisti che non la usano.
Per i miei gusti non c’ è niente di meglio che l’ esercizio diretto della disciplina , quale che sia, e penso che questo esercizio diretto, oltre che fornire la naturalezza, l’ automatismo dei movimenti, fino al sentirsi parte del l’ ambiente del nostro movimento ( e se piove mentre corro, anche meglio), alla fine induca pure quei "tratti" che la meditazione induce. [E’ importante invece praticare qualche altra disciplina].
Estendendo al problema della gestione dell’ infortunio, la meditazione va bene come qualsiasi altra cosa gratificante e sostitutiva della corsa, ma personalmente, se posso, cerco qualcos' altro .
E comunque alla fine ho dovuto mettermela via.
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Meglio le endorfine o la Kundalini ? Ho paura che la Kundalini abbia fatto il suo tempo. Magari può essere usata con una funzione ornamentale in un saggio, come hai fatto tu ( non è una critica, non si vive di solo pane).
Però non si può neanche ridurre tutto ad endorfine. La mente è materia, pero i metodi dellla chimica e della fisica dovrebbero essere affiancati dall' indagine di tipo sintetico .
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Non sono un velocista, e neanche un podista, della parola. Le mie onde sono tutte sfasate.
In accordo con la tua conclusione, domani non piove e vado a camminare in montagna.
Se qualcuno è a arrivato fino a qui , a lui i miei più sinceri saluti, Franco
Tutto molto bello ed interessante..
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