giovedì 23 settembre 2010

Un pensiero per i grandi

Notevole il carico di lavoro al rientro della trasferta asiatica, con poco tempo da dedicare all’attività sportiva, e altrettanto si prevede per le prossime due settimane. Nel frattempo, di fronte al fine settimana che si avvicina, il mio pensiero è per i grandi atleti, uomini lavoratori, che si apprestano ad affrontare grandi imprese: chi una lunga corsa di 246 km nella storia, la Spartathlon, chi l’Ironman dell’Isola d’Elba, campionato italiano. I miei più grandi auguri, con tutta la mia stima e la mia ammirazione.


6 commenti:

  1. Questa Spartathlon mi intriga ancor più dell'Ironman.. :)

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  2. @ Davide R.: la prima è per me ammirevole ma non sognabile, il secondo può essere entrambe le cose, bye by Sarah

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  3. L'IRONMAN? con la tua determinazione in 2 anni ci puoi arrivare, sei cazzutissima e non molli un cm, ma questo già lo sai...e poi hai il sorriso, con quello si può affronare qualsiasi sfida!

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  4. Preparare una gara così lunga e dura come la Spartatholn o simili, diventa un impegno notevole, sia sotto il profilo fisico e quello psichico; la maratona stessa, almeno per me, alla fine la preparazione diventa un tantino logorante. Ciao e complimenti per il tuo blog, che seguirò volentieri.
    Fausto/Norge

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  5. Anche a me la Spartathlon mi intriga, ma è ancora un sogno anche il Passatore....

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  6. @ Alvin: per ora il mio fisico mi chiede di andare avanti con le 3 discipline (senza l'aiuto di bici e nuoto non avrei nemmeno potuto riprendere a corricchiare), poi chissà. Grazie per il complimento :-) Quanto al sorriso, beh adesso c'è, ma ho attraversato mesi molto difficili... Comunque una lezione di vita! A presto Alvin!

    @ Norge: piacere Norge! Quella dimensione di ultramaratona è per me sconosciuta, il massimo che ho fatto sono le 50 km, una piatta e una in salita, l'Abetone, ma devo dire che prese molto tranquillamente, con l'unico obiettivo di arrivare trotterellando pian piano fino al traguardo, mi hanno stressato molto meno delle maratone, sia fisicamente che psicologicamente.

    @ Bradipo: direi che prima o poi nella vita di runners provare un Passatore ci sta! Il di più è solo per pochi speciali!

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