martedì 27 agosto 2013

Spensierato vagabondare

Splendide vacanze, trascorse in spensierato vagabondare sui monti, con tutti i mezzi a disposizione. Da quanto tempo mi mancava…. almeno due anni, da prima della malattia. Bellissimo. E anche se il fisico non è più quello di una volta, l'istinto chiama a sempre più nuove avventure, da vivere insieme. Ecco qualche cartolina dal diario del Geco.

GECO TREKKER - Le Orobie bergamasche offrono sempre belle escursioni a portata di zampa. La più ganza in assoluto è stata l’itinerario naturalistico Antonio Curò: un bel percorso in quota, impegnativo, classificato come escursionismo esperto, che collega i rifugi Tagliaferri e Curò.

 

Ecco i dettagli del trek. Giorno 1: zaino in spalla e partenza da Bergamo in bus, da bravi vagabondi, per raggiungere il paese di Schilpario (1100 m slm); da qui il sentiero 413 che porta al rifugio Tagliaferri (2300 m slm). Ottima cena (fantastiche le costine cotte nel vino…) e notte di riposo. Giorno 2: zaino in spalla (caspita se pesa…) e via lungo il sentiero 321, l’itinerario naturalistico, che porta al rifugio Curò (1900 m slm) dopo aver superato il passo di Belviso (2500 m slm), attraversato l’alta valle del Gleno, superato il passo di Bondione (2600 m slm) e attraversato l’alta valle del Bondione. Quindi la lunga discesa sul sentiero 305 fino al paese di Valbondione (900 m slm) e da qui il bus per il rientro a casa, stanchi, vagabondi e contenti!


GECO BIKER - Sempre piacevoli le escursioni in MTB lungo i fiumi che percorrono la bergamasca… ma l’uscita più ganza in assoluto è stata la trasferta in terra veronese, per il “Gran Tour dell’Alta Lessinia”, un percorso di una quarantina di km in quota, tra 1000 e 1700 m slm, sulle strade bianche tra le malghe dei monti Lessini.



GECO RIDER - Beh, in realtà passeggero! Bei giri sulle strade delle montagne bergamasche, che offrono diversi passi con paesaggi da gustare. Ma l’uscita più ganza in assoluto è stata la gita nel cuore delle Alpi, tra la Svizzera, la Valtellina e la Val Camonica, con l’occasione di raggiungere amici a Bormio. Zaino in sella e via! Bellissima l’Engadina e davvero unico il passo Gavia. Mi piace questo modo dei riders di girare, e di godersi paesaggi e cucina!

 
Passo Maloja
Passo Bernina
Passo Gavia

Ecco i dettagli del giro. Giorno 1: partenza da Bergamo, quindi il lago di Lecco, la Val Chiavenna, l’ingresso in Svizzera, il passo Maloja, la valle Engadina e S. Moritz, il passo Bernina, la discesa verso Livigno, il passo Foscagno e l’arrivo a Bormio. Giorno 2: S. Caterina Valfurva, passo Gavia, discesa a Ponte di Legno, quindi la Val Camonica e la Val Cavallina, fino al rientro a Bergamo.


5 commenti:

  1. ogni tanto ci vuole un po' di "vagabondaggio"

    RispondiElimina
  2. che paesi mozzafiato: proprio vacanze indimenticabili!

    RispondiElimina
  3. buonasera dottoressa mi servirebbe un aiuto , ho visto la pagina relativa alla bioingegneria della corsa se puo contattarmi gli spiego il problema grazie santelli.pier@tiscali.it

    RispondiElimina